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Libri/ Servedio invoca una politica scolastica nazionale


PER UNA SCUOLA DI TUTTI E DI CIASCUNO

copertina-locandinadi Grazia Stella ELIA (*) – Vincenzo Servedio, Storia della scuola italiana – Dal Medioevo al terzo millennio, una storia di uomini, di idee, di popoli, di aspirazioni, di riscatto, per una scuola di tutti e di ciascuno, Levante Editori, Bari, 2012. CODICE ISBN: 978-88-7949-601-8 Euro 16,00

Il Prof. Vincenzo Servedio, che può vantare lunghi anni di preziose esperienze vissute nella scuola, già autore di varie opere relative alle problematiche più attuali della pedagogia scolastica, pubblica ora, con Levante editori di Bari, il volume Storia della scuola italiana con il lungo sottotitolo Dal Medioevo al terzo millennio, una storia di uomini, di idee, di popoli, di aspirazioni, di riscatto, per una scuola di tutti e di ciascuno. Un sottotitolo che fa subito capire al lettore per quali tappe l’Autore dovrà passare per giungere al traguardo: la conquista di una scuola capace di garantire l’istruzione a tutti.

Partendo dal Medioevo, Vincenzo Servedio attraversa i secoli per delineare, in modo conciso e pregnante, la storia della scuola italiana, fino al periodo dell’Italia repubblicana, dal 1948 in poi, con la Costituzione che stabilisce l’istruzione pubblica, gratuita e obbligatoria.

Per lungo tempo, però, la scuola continua a non offrire pari opportunità a tutti. Ci vorrà, a muovere le acque, la denuncia di un prete, Don Lorenzo Milani, il quale con i suoi alunni scrisse Lettera ad una professoressa, definendo la scuola di quel tempo un ospedale che cura i sani e respinge i malati.

Arriva, intanto, il ’68, con tutte le proteste, le contestazioni e le conseguenti trasformazioni. Per la scuola ecco le prime riforme: I decreti delegati, che conferiscono un’impronta democratica, pur se deludenti nella loro attuazione. Il motore delle riforme però non si ferma; va avanti e con i nuovi programmi del 1985 si ha l’avvento di un vero e proprio rivoluzionamento dell’indirizzo pedagogico risalente a Gentile.

Pullulanti di riforme saranno ancora gli anni tra il 1990 e il 2008, quando il Ministro Gelmini opera un nuovo sconvolgimento, comprendente il ritorno, nella scuola elementare, del maestro unico.

Altri cambiamenti, altre riforme si è tentato di attuare, ma le caotiche condizioni politiche non ne hanno consentito il decollo.

Bisogna sperare, per il futuro, che non si ripetano gli errori del passato e che la scuola “diventi per tutte le ideologie punto d’incontro dialogico e democratico per la costruzione di una società multiculturale, multietnica, multireligiosa, solidale e pacifica”.

Tutto il lavoro viene sintetizzato, nello svolgimento dei momenti storici, da schemi, tabelle, schede di sinttesi, documenti e fotografie inseriti nei sette capitoli in cui è suddiviso.

Pregevoli le illustrazioni, a cura dell’artista Patrizia Boccuto.

Va notato, a questo punto, che il volume è dotato di un’Appendice ricca di documenti relativi all’evoluzione delle istituzioni scolastiche: dall’Autonomia scolastica fino alle ultime innovazioni del 31 ottobre 2008.

Molto ricca e molto importante è anche la Bibliografia, che comprende le opere più scientificamente valide sulla Storia della scuola italiana.

Non ultima per importanza, la tabella con l’elenco di tutti i ministri della Pubblica Istruzione dall’Unità d’Italia fino al 2012, con l’indicazione del partito, del periodo e del governo in carica.

Ritengo opportuno chiudere queste brevi note con il passo con cui il Prof. Vittoriano Caporale conclude la sua valida, puntuale Presentazione: “Il merito di questa pregevole Storia della scuola italiana consiste nel sollecitare con urgenza l’attuazione di una coerente e coraggiosa politica scolastica nazionale in sinergia con quella regionale, che salvaguardi prima di tutto il diritto allo studio, organizzando, in modo organico ed efficace, una Scuola (con la s maiuscola!) che risponda finalmente alle esigenze degli utenti e alle richieste di crescita del territorio, superando definitivamente gli “errori” del passato”.

All’Autore l’augurio che questo suo volume arrivi nelle mani di quanti lavorano nella scuola, perché ne traggano riflessioni valide a fare della loro attività un mezzo per unire e mai dividere gli alunni, che sono i primi fruitori del loro bagaglio etico – culturale.

                                                                                                         Grazia Stella Elia

(*) Recensione a cura della Prof.ssa Grazia Stella Elia pubblicata sul periodico “Realtà Forense”, Organo del Sindacato Avvocati di Bari fondato nel 1969, Anno XXXVIII, n. 7, Bari, novembre 2012.

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Prof. Vincenzo Servedio

Segr. Gen. Cisal Scuola Puglia

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